Racconti e percorsi didattici per bambine e bambini
Un viaggio nel tempo attraverso le ville medicee
Alla scoperta del sito patrimonio mondiale UNESCO “Ville e giardini medicei in Toscana”
In questo percorso vedremo la centralità delle ville e dei giardini medicei nel corso dei secoli. Costruite a partire dal XV secolo per volere di diversi esponenti della famiglia Medici, queste dimore agresti si affermano fin da subito come il luogo privilegiato dove coltivare gli interessi culturali, le sperimentazioni artistiche e la passione per le scoperte scientifiche. A partire dal Quattrocento fino ad arrivare ai giorni nostri, le ville medicee vedono avvicendarsi nelle loro stanze numerosi ospiti. Aggiornamenti e rifacimenti ne modificano nel tempo l’aspetto, per adattarle sempre alle esigenze e alle mode del momento. Attraverso un viaggio nei secoli, ricostruiremo le principali tappe della loro storia che le hanno rese luoghi unici al mondo da inserire nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
Il potere della famiglia Medici
La famiglia Medici, le origini dell’unificazione della Toscana e il ruolo delle ville in questa strategia di controllo territoriale
Questo percorso racconta la creazione di uno stato territoriale in Toscana, il Granducato, ad opera di Cosimo I de’ Medici.
Partendo dal patrimonio culturale presente nel nostro territorio, scopriremo l’importanza del mecenatismo artistico nel governo del nuovo principato e come il Sistema delle Ville e dei giardini medicei, un ricco patrimonio che possiamo ancora oggi visitare e collegare al presente, sia l’espressione di un innovativo sistema di controllo e di gestione del territorio che prende gradualmente forma nel corso del Cinquecento. Sarà proprio questo patrimonio a parlarci dei tempi in cui fu costruito, dell’importanza delle scelte operate nel secolo precedente da Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico, raccontandoci cambiamenti storici rilevanti come l’unificazione della Toscana.
La vita al tempo dei Medici
La vita quotidiana in Toscana tra il XV e il XVIII secolo attraverso le ville medicee
In questa sezione si ricostruiscono alcuni aspetti che caratterizzarono la vita quotidiana della famiglia Medici tra il XV ed il XVIII secolo.
Oltre ai grandi avvenimenti, la Storia si compone infatti di modi di vivere, usi e costumi, a volte profondamente diversi da quelli di oggi: basti pensare all’impatto di invenzioni come il motore a scoppio oppure l’energia elettrica sulla vita quotidiana. Partendo dall’esempio offerto dalle ville e dai giardini medicei, insegnanti e genitori potranno introdurre bambine e bambini all’importanza di scoperte e invenzioni per la nostra vita di tutti i giorni: alcuni spunti di riflessioni potranno essere i progressi scientifici, ad esempio nel campo della medicina, oppure il digitale e le nuove tecnologie.
I Giardini del Rinascimento
L’innovazione all’aria aperta: dalla geometria alle meraviglie
In questa sezione parleremo dell’invenzione del ‘giardino all’italiana’, noto anche con il nome di ‘giardino formale’, e della sua ampia diffusione in Europa.
Nel Quattrocento, le riflessioni umanistiche avevano posto di nuovo al centro del cosmo l’Uomo e la sua capacità di controllare ed ordinare la Natura. Nel Cinquecento, si assiste sotto Cosimo I ad un nuovo interesse botanico che porta alla creazione di ampi giardini, caratterizzati da una suddivisione geometrica degli spazi, dove le piante anche più rare vengono coltivate, disegnate ed attentamente studiate. Al giardino all’italiana si affiancano i primi Orti botanici, messi a disposizione delle Università, e la fortuna dell’illustrazione scientifica di piante ed animali. Nella seconda metà del secolo, infine, gli interessi alchemici di Francesco I portano alla creazione del ‘giardino delle meraviglie’, dove all’elogio della Natura si aggiunge lo stupore prodotto dalle avanzate conoscenze nei campi della botanica, dell’idraulica e della meccanica.
Arte e cultura alla corte dei Medici
Un viaggio tra Umanesimo, Rinascimento ed innovazione
Questa sezione affronta il mecenatismo della famiglia Medici tra Umanesimo, Rinascimento ed innovazione.
Fin dalla loro affermazione economica e politica nella Firenze dei primi decenni del Quattrocento, i Medici promossero gli studi umanistici, l’intensa attività architettonica di Brunelleschi e Michelozzo, le sperimentazioni del primo sulla prospettiva, e, in generale, la nascita di una nuova visione del mondo che ha al centro l’uomo e il rapporto armonico tra città e paesaggio. Lorenzo il Magnifico creò una coltissima collezione di antichità in Palazzo Medici e nel Giardino di San Marco, che educò alla bellezza antica un’intera generazione di artisti da Botticelli, a Leonardo e Michelangelo. I granduchi del ‘500, da Cosimo I in poi, grazie all’apporto originalissimo di architetti ingegneri all’avanguardia, idearono i giardini manieristici di Castello, Boboli e Pratolino, parchi delle meraviglie che dovevano stupire i monarchi di tutta Europa e celebrare davanti ai loro occhi la magnificenza dei Granduchi di Toscana. Questa famiglia della media borghesia mercantile aveva dunque capito che l’arte poteva diventare strumento di affermazione sociale e politica e segnò così una svolta nelle dinamiche storiche della committenza artistica e dell’innovazione tecnologica. Da questo momento la committenza diventa principalmente laica e finalizzata all’affermazione personale (anche quando sono i papi di Roma a promuovere opere artistiche), non più diretta alla gloria di Dio, ma a quella dell’uomo e del suo dominio dello spazio e della Natura.
Approfondimenti
Ambra la Magnifica
Un racconto di Sabina Colloredo, illustrato da Sonia Maria Luce Possentini, per scoprire con i toni della fiaba e del mito il patrimonio delle Ville Medicee e la sua origine.