LUCA BALLABIO direttore
FILIPPO LOMBARDI tromba
Orchestra della Toscana

Sergej Prokof’ev / Sinfonia n.1 op.25 ‘Classica’
Franz Joseph Haydn / Concerto per tromba e orchestra
Wolfgang Amadeus Mozart / Sinfonia n.39 K.543

Durata 70 minuti circa / non è previsto intervallo

Biglietto Intero €12,00
Ridotto soci Unicoop Firenze €10,00
commissioni a seconda del canale di acquisto


Biglietti IN VENDITA presso la Biglietteria Teatro Verdi (martedì, giovedì e venerdì 15:00-19:00; mercoledì 9:00-13:00); nei punti vendita del Circuito Box Office; online su Ticketone.it e sul luogo prima del concerto (se non esauriti in prevendita).

Info: tel. 055 212320 – teatro@orchestradellatoscana.it

RISTORO: è attivo uno SCONTO del 10% presso il Ristorante “Biagio Pignatta” e la “Cantina del Redi” per chi cenerà presso le due strutture prima del concerto. Sarà necessario presentare all’ingresso al Ristorante il biglietto del concerto (cartaceo oppure online su dispositivo mobile).
È consigliata la prenotazione al numero tel. 055 8751406.

Ristorante Biagio Pignatta
Viale Papa Giovanni XXIII, 59015 Artimino (PO)

Cantina del Redi
Via Cinque Martiri, 59015 Artimino (PO)

restaurant.mc.artimino@melia.com
www.artimino.com

VILLA MEDICEA “LA FERDINANDA” DI ARTIMINO Viale Papa Giovanni XXIII, 1 – Artimino, Carmignano (PO)

La Villa di Artimino fu costruita dal 1596 al 1600, per volere di Ferdinando I e su progetto di Bernardo Buontalenti. Nata come residenza di caccia, e luogo dedito all’otium, ospitò personaggi illustri come Galileo Galilei, insegnante del giovane principe Cosimo II, e Leonardo Da Vinci che progettò il girarrosto situato nell’antica cucina delle Cantine Granducali. All’interno si trovavano dipinti di Tiziano e Caravaggio (oggi presso gli Uffizi e la Galleria Palatina), e le 17 lunette raffiguranti le dimore dei Medici, del pittore fiammingo Giusto Utens, sostituite oggi da delle riproduzioni. All’esterno è circondata da un parco, dal 1626 luogo di caccia esclusivo della famiglia. La villa è detta anche La Ferdinanda, e Villa dei cento camini, per i numerosi camini progettati per scaldare l’edificio: Ferdinando I, che soffriva di gotta, aveva bisogno di molto calore.