Seravezza fra le montagne e il mare
I Medici, Michelangelo, il mare e la Via Francigena
Ville medicee interessate: Villa di Seravezza
L’itinerario offre alcuni spunti per visitare luoghi legati al territorio di Seravezza e alle Alpi Apuane. Il Palazzo di Seravezza segnava la presenza medicea in un territorio di confine del vecchio Granducato di Toscana al di là del quale si trovavano stati rivali.
La villa cinquecentesca fu costruita come residenza estiva dei Medici, un mezzo per rimarcare l’autorità di Firenze sulla Versilia, un’area che i fiorentini avevano sempre conteso a Pisa, Lucca e Genova per le sue ricche riserve di marmo.
La villa si trova ai piedi delle Alpi Apuane nel punto in cui si incontrano i fiumi Serra e Vezza.
MEZZO DI TRASPORTO CONSIGLIATO
Auto, mezzi pubblici
TAPPE
4 tappe
1° TAPPA
PALAZZO DI SERAVEZZA
Oggi funge da archivio civico e biblioteca del Comune di Seravezza e contiene anche il Museo del lavoro e delle tradizioni popolari della Versilia storica. Dal 1982 il piano principale è stato utilizzato per mostre fotografiche di arte moderna e contemporanea.
2° TAPPA
AZZANO
Prima di dirigersi verso la costa, è consigliata una tappa ad Azzano. Nel 1517, papa Leone X, egli stesso un Medici, inviò Michelangelo in Versilia per selezionare il marmo per la Chiesa di San Lorenzo a Firenze. Il progetto per la facciata della Basilica fiorentina, alla fine, non fu realizzato, ma Michelangelo, essendo sul territorio, progettò il rosone per la vicina cappella romanica di San Martino ad Azzano. La chiesa di origine altomedievale, rivestita di marmo locale e accompagnata dal tozzo campanile antecedente all’XI secolo, presenta proprio al centro della facciata il famoso rosone detto “l’Occhio di Michelangelo”.
3° TAPPA
CORVAIA
L’impresa più significativa del genio rinascimentale in Versilia, tuttavia, è stata quella di costruire “la via del marmo”, una strada cioè, dalle cave al mare di Forte dei Marmi, dove il marmo poteva essere caricato sulle navi e trasportato alla foce dell’Arno. Il Palazzo di Seravezza si trova su questa stessa strada che, mentre si avvicina al mare, assume il nome di Via Michelangelo Buonarroti. Prima di quel punto ci si può fermare a Rupe di Corvaia, dove, in seguito a recenti scoperte archeologiche, sono emersi reperti e strutture che testimoniano la frequentazione di queste zone in epoca antica. Gli studiosi credono che questo fosse un antico luogo di culto etrusco, come ipotizzano anche che la vicina area di Ceragiola sia da considerarsi come il primo sito estrattivo in questa zona prima anche che i romani aprissero le cave carraresi.
4° TAPPA
PIETRASANTA
L’utilizzo del marmo è molto evidente nella vicina città di Pietrasanta, che ospita ancora oggi numerosi studi di scultura e un vero e proprio museo all’aperto di arte contemporanea e scultura di grande qualità. La bella cittadina è sempre stata un importante crocevia anche in epoca antica grazie alla sua posizione sulla Via Francigena, l’antica via di pellegrinaggio da Canterbury a Roma. Nel passeggiare per l’elegante centro storico, ricco di gallerie d’arte, negozi e monumenti, è obbligatorio prendersi del tempo per visitare almeno alcune delle belle chiese. Tra tutte è da segnalare il Duomo di San Martino che conserva al suo interno opere di pregio ma il cui Campanile cela una stupefacente scala elicoidale, unica nel suo genere, che lo percorre dal basso fino alla cima.