Audioguida della Villa medicea di Cerreto Guidi
1. Introduzione
Benvenuti alla Villa medicea di Cerreto Guidi, dal 2013 patrimonio dell’umanità e parte del sito seriale UNESCO “Ville e Giardini medicei in Toscana”, costituito da 14 siti tra ville e giardini presenti sul territorio toscano e appartenuti alla famiglia Medici.
2. Il Museo
Nel corso dei secoli la Villa è appartenuta a vari membri della famiglia Medici. Cosimo I la donò al figlio naturale Giovanni, che morì nel 1621 senza eredi. La proprietà passò così a Don Lorenzo, figlio del granduca Ferdinando I e di Cristina di Lorena, per essere poi ceduta al cardinale Leopoldo.
3. Il salone d’ingresso
Siamo nel Salone d’ingresso, primo ambiente della Villa, che nel Cinquecento era forse adibito a corpo di guardia. Sulla destra, il primo proprietario, Cosimo I ritratto in veste di granduca nella grande tela attribuita a Domenico e Valore Casini, ci accoglie con la moglie Eleonora di Toledo e la figlia Isabella, raffigurate in altri due ritratti.
4. La sala delle Ville
Proseguiamo la visita dirigendoci sulla sinistra per accedere alla Sala delle Ville, così detta perché alle pareti sono raffigurate le proprietà di campagna dei marchesi Geddes da Filicaia.
5. La sala di Lucca di Tommè e il salone Bardini
Uscendo dalla Sala delle Ville, i due ambienti successivi introducono, attraverso le opere esposte, le figure di Stefano e Ugo Bardini, antiquari attivi a Firenze tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, la cui eredità è stata acquisita dallo Stato Italiano nel 1996 e solo in parte esposta in questa Villa.
6. La sala degli arazzi
Uscendo dal Salone Bardini attraversiamo di nuovo il Salone d’ingresso per accedere alla Sala degli Arazzi, così detta per la presenza di quattro grandi arazzi appesi alle pareti, a ricreare l’aspetto di un ambiente tipico delle residenze nobiliari fiorentine, anche di campagna, del Rinascimento.
7. La sala della scarabattola
La visita prosegue nella Sala della Scarabattola, così chiamata per il mobile vetrina detto “scarabattola”, che si trova entrando sulla destra.
8. La camera di Isabella
Siamo adesso in quella che è tradizionalmente identificata con la camera da letto di Isabella de’ Medici, figlia terzogenita di Cosimo I ed Eleonora di Toledo.
9. Il salottino delle dame
Le presenze femminili che nel tempo hanno abitato la Villa sono idealmente evocate nel Salottino delle dame, decorato agli inizi dell’Ottocento con vedute di gusto romantico.
10. L’atrio degli staffieri e il salone dei cavalieri
Salendo le scale per accedere al primo piano, soffermati a guardare l’arazzo sulla parete di fondo. L’opera, parte di una serie di arazzi detta dei Castelli, tessuti dall’arazzeria Barberini, è databile intorno al 1627 e rappresenta l’abbazia di Grottaferrata.
11. La sala dei papi e la sala del braccio armato
La prima sala che incontriamo è dedicata a due papi di casa Medici: Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, e il cugino Clemente VII, al secolo Giulio de’ Medici, ritratti diverso tempo dopo la loro morte da Valore e Domenico Casini.
12. La sala di Francesco de’ Medici
Proseguiamo il percorso nella Sala di Francesco, così detta per la presenza del ritratto del secondo granduca di Toscana e delle immagini delle sue due mogli: Giovanna d’Austria, sposata per ragion di Stato nel 1565, e l’amata Bianca Cappello, sua amante e poi moglie dopo la morte di Giovanna.
13. La sala orientale
La Sala è decorata con affreschi della fine del Settecento che raffigurano vedute e rovine di una immaginaria campagna con monumentali acquedotti, porte trionfali e ponti.
14. La sala di Ferdinando e Cristina di Lorena – Sala delle figlie di Ferdinando – Sala dei figli di Ferdinando
Proseguiamo la visita nella Sala dedicata a Ferdinando I, terzo granduca di Toscana, raffigurato con le insegne dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, di cui era Gran Maestro, e il braccio destro poggiato su una borgognotta, elegante elmo realizzato per Enrico II di Francia.
15. La sala dell’ archeologia
La Sala successiva è decorata con vedute immaginarie di antiche città fantastiche. Ogni parete figura una scena inquadrata da lesene dipinte con fregi sui quali sono rappresentati a monocromo trionfi.
16. Le Logge
Lasciamo la Sala dell’Archeologia e usciamo nella Loggia, decorata alla fine del Settecento con finte architetture e rovine. Qui vediamo esposti capitelli medievali dell’XI e XII secolo, oltre a un Angelo annunciante e ad una Vergine Annunziata provenienti da un monumento funebre eseguito da Paolo da Gualdo Cattaneo nel 1417.
17. La cappella e il corretto
La Loggia ci introduce all’interno della Cappella della Villa dove, sopra l’altare, troviamo un dipinto dell’ambito di Andrea del Sarto, copia della Sacra Famiglia Medici oggi alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze.
18. Il giardino e le logge
Torniamo adesso al piano terra per completare la visita nel piccolo ma grazioso giardino all’italiana che si trova sul retro della Villa. Il giardino, come lo vediamo oggi, è frutto di modifiche settecentesche, dunque successive all’epoca medicea.
19. Le sostruzioni
Il percorso si conclude con la visita delle sostruzioni, ambienti posti sotto le scalere, un tempo scuderie della Villa, poi adibite a cantine della fattoria dalla famiglia Geddes da Filicaia.
20. La pieve di San Leonardo
Vicino alla Villa si trova la Pieve di San Leonardo le cui origini sono ancora oggi misteriose. Probabilmente era la cappella del castello dei conti Guidi, da loro dedicata a San Leonardo, al quale erano particolarmente devoti.