Altre ville medicee sul territorio
Le lunette di Giusto Utens in rapporto al riconoscimento seriale Unesco
Ville interessate: tutte le Ville Medicee
Le famose “lunette”, dipinte da Giusto Utens per la Villa Medicea di Artimino dal 1599 al 1602, costituivano una sorta d’inventario delle proprietà granducali al tempo di Ferdinando I. Le 14 lunette, che in origine dovevano essere 17, rappresentano molte delle proprietà oggi Patrimonio Unesco ma ne rappresentano anche altre che, per vari motivi, non sono entrate a far parte di questo riconoscimento. Proprio queste, purtroppo visitabili solo dall’esterno o in rarissime occasioni, sono l’interesse dell’itinerario che di seguito proponiamo.
MEZZO DI TRASPORTO CONSIGLIATO
Auto, mezzi pubblici
TAPPE
5 tappe
1° TAPPA
VILLA MEDICEA DI MARIGNOLLE
A pochi chilometri da Firenze, sulle colline a sud della città, in via di Santa Maria a Marignolle 30, si trova la Villa Medicea di Marignolle. Fondata nel XIV secolo, entrò a far parte delle proprietà medicee quando venne requisita ai proprietari, i Ridolfi, in seguito alla “Congiura dei Pucci” nel 1560 dove avevano previsto di uccidere Cosimo I. La villa venne ristrutturata da Bernardo Buontalenti e venne donata da Francesco I al suo figlio naturale, Don Antonio, avuto dalla sua futura seconda moglie Bianca Cappello. La Villa venne venduta dai Medici nel 1621. Oggi è di proprietà privata e non è visitabile.
2° TAPPA
VILLA MEDICEA DI LAPPEGGI
Sempre a pochi chilometri dalla città, nel Comune di Bagno a Ripoli, in via di Lappeggi 42, si trova la Villa Medicea di Lappeggi, dal nome del colle su cui fu costruita. Acquistata da Francesco de’ Medici nel 1569, venne ristrutturata da Bernardo Buontalenti. Rimasta alla famiglia Medici fino alla fine, vide diversi esponenti della famiglia residenti nella proprietà ma visse il suo massimo splendore nel ‘700 quando fu la residenza del Cardinale Francesco Maria che la ristrutturò secondo il gusto dell’epoca e ne fece la sede della sua personale corte, sede di feste e divertimenti sfrenati. Venne venduta dai Lorena nel 1816 e ridimensionata nella grandeur. Di proprietà privata, non è purtroppo visitabile.
3° TAPPA
VILLA DELL’AMBROGIANA
Lungo il corso dell’Arno, nel Comune di Montelupo Fiorentino si trova invece la Villa dell’Ambrogiana. Fu acquistata da Ferdinando I de’ Medici nel 1573 e venne da lui ristrutturata, una volta divenuto granduca per mano dell’architetto Raffaello Pagni collaboratore del Buontalenti. La Villa, una delle più maestose, in posizione isolata e dominante sulla campagna circostante e sul vicino bacino dell’Arno, fu la residenza prediletta da Cosimo III che vi trasferì molte delle sue collezioni di dipinti e vi costruì il “Gabinetto di Storia Naturale” sotto la direzione del medico di Corte Francesco Redi. Nell’800 venne adibita da Leopoldo II di Lorena a clinica per malattie mentali e poi, fino al 2015 manicomio criminale. La Villa, di proprietà del Ministero della Giustizia ma in disponibilità dell’Agenzia del Demanio, non è visitabile.
4° TAPPA
VILLA DI MONTEVETTOLINI
Nel Comune di Monsummano Terme in Provincia di Pistoia, alle ultime propaggini del territorio del Montalbano, si trova la Villa di Montevettolini. La villa venne costruita per volontà di Ferdinando I de’ Medici nel 1597 grazie all’architetto Gherardo Mechini, allievo del Buontalenti incorporando alcune costruzioni precedenti. La villa, di aspetto severo a controllo dei territori della Valdinievole, fu venduta da Ferdinando II nel 1650. Di proprietà privata, non è visitabile.
5° TAPPA
VILLA MEDICEA DI COLLESALVETTI
Infine, spostandosi vicino a Livorno nel Comune di Collesalvetti, si trova la Villa Medicea di Collesalvetti. L’edificio venne acquistato da Giuliano e Lorenzo de Medici nel 1476. La villa era in realtà una fattoria con molti edifici a uso rurale e così rimase fino al 1571 quando venne ampliata grazie all’interessamento di Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I. Entrata a far parte delle proprietà lorenesi, con il passare del tempo è stata completamente inglobata nel tessuto urbano di Collesalvetti. Trasformata nella sua struttura, suddivisa in appartamenti ed esercizi commerciali, si trova adesso, quasi irriconoscibile, in Piazza della Repubblica del paese che porta il suo nome.